Tempio Jogyesa

Tempio Jogyesa a Seoul in Corea del Sud

Storia del Tempio Jogyesa

Il tempio Jogyesa (조계사 in coreano, letteralmente “tempio Jogye”) rappresenta il cuore dell’Ordine Jogye del Buddismo coreano. Costruito nel 1395, è solo nel 1936 che ha assunto il ruolo di principale tempio dell’ordine, diventando un pilastro significativo nel panorama attuale del Buddismo Seon in Corea del Sud. La sua forma attuale risale al 1910 quando fu ricostruito a causa di un incendio con e denominato “Gakhwangsa“, ma nel corso degli anni ha subito varie trasformazioni di nome. Durante il periodo del dominio giapponese, fu chiamato “Taegosa” e nel 1954 acquisì l’attuale denominazione.

Situato a Gyeonji-dong, Jongno-gu, nel cuore di Seoul, Jogyesa accoglie al suo interno il Monumento Naturale n. 9, un maestoso pino bianco antico ed è anche uno dei suoi simboli. Questo tempio si trova nelle vicinanze di Insa-dong, una delle strade culturali più rinomate di Seoul, e del Palazzo Gyeongbokgung.

Un aspetto distintivo di Jogyesa è il Templestay, un’opportunità che consente ai visitatori di immergersi nella vita dei monaci buddisti, assaporare il cibo tradizionale buddista e acquisire una comprensione approfondita della storia del tempio e del Buddismo coreano nel suo insieme.

Durante il periodo coloniale giapponese (1910-1945), il tempio divenne il simbolo del Buddismo coreano, in quanto qui si concentrò la resistenza agli sforzi giapponesi di sopprimere il Buddismo coreano.

Indice dell'articolo

Come raggiungere il Tempio Jogyesa

Il Tempio Jogyesa si trova nel distretto di Jongno-gu, a circa 10 minuti a piedi da Insadong. Si può facilmente raggiungere con diverse linee della metropolitana:

  • Linea 1: scendete alla stazione di Jonggak, uscita 2. Camminate per circa 70 metri, attraversate le strisce pedonali e camminate per altri 100 metri circa. Troverete una strada di accesso al Tempio Jogyesa sulla sinistra
  • Linea 3: scendete alla stazione di Anguk, uscita 6. Camminate per circa 50 metri, attraversate le strisce pedonali di fronte alla Galleria Dongdeok, girate a sinistra e camminate per circa 50 metri. C’è una strada di accesso al Tempio Jogyesa sulla destra
  • Linea 5: c’è anche la possibilità di arrivare a piedi dalla stazione di Gwanghwamun, uscita 2. Tra le tre opzioni è sicuramente la più lontana

Indirizzo: 55, Ujeongguk-ro, Jongno-gu, Seoul

Visite guidate al Tempio Jogyesa

Come sempre selezioniamo le migliori visite guidate per chi volesse davvero saperne di più sul tempio e sulla sua storia. Consigliamo dunque il Tour dei palazzi, che nel morning tour e nella versione full day comprendono il Tempio Jogyesa. Vi lasciamo il link sul pulsante qui sotto.

Baeksong (albero di pino bianco)

Il Baeksong, un possente esemplare di pino bianco, si erge nelle vicinanze del Daeungjeon, l’edificio principale del tempo, e gode del prestigioso status di Monumento Naturale n. 9 in Corea. Con una veneranda età di 500 anni, questo albero, originario della Cina e molto raro in Corea, rappresenta una specie unica. Il Baeksong, caratterizzato da una crescita lenta e da una bassa capacità di riproduzione, si distingue per la sua pregiata corteccia bianca. Con un’altezza di 14 metri e una circonferenza del tronco di 1,85 metri, l’albero ha resistito al passare del tempo grazie alle cure amorevoli che ha ricevuto nel corso degli anni, diventando così una delle attrazioni più ammirate di Seoul. Da notare che quando il tempio Jogyesa è stato spostato nella sua attuale posizione, anche questo venerabile albero ha seguito il suo stesso destino. L’albero viene adornato spesso di lanterne come nell’immagine dell’articolo che precedeva il festival delle lanterne di loto.

Albero Pagoda (Chinese Scholar Tree)

L’ “albero pagoda,” noto anche come Chinese Scholar Tree, è una pianta ornamentale apprezzata per i suoi fiori bianchi che sbocciano durante l’estate e per i suoi piccoli frutti prodotti nel mese di ottobre. L’esemplare all’interno del tempio ha più di 450 anni e si erge imponente a un’altezza di 26 metri. Questo albero si crede possa allontanare energie negative e portare fortuna. La sua presenza è tradizionale in molti templi e palazzi, inclusa l’area del tempio Jogyesa. Il nome Chinese Scholar Tree è stato attribuito per la sua forma maestosa, che ricorda quella di uno studioso. 

Le strutture del tempio: Daeungjeon, Amitabha Buddha Hall e pagoda Jinsinsari

Daeungjeon, la principale struttura del tempio, si distingue per le sue imponenti dimensioni. La sala presenta scale su tutti i lati e porte adornate con splendidi motivi floreali. I pannelli di legno sono dipinti con immagini che narrano la vita e gli insegnamenti del Buddha.

All’interno, le tre gigantesche statue di Buddha catturano lo sguardo dei visitatori: la statua a sinistra raffigura Amitabha, il Buddha del Paradiso Occidentale; a destra troviamo il Bhaisaiya o Buddha della Medicina, con una ciotola in mano; al centro c’è invece il Buddha storico, che ha vissuto in India e raggiunto l’illuminazione.

Entrando nella sala, sulla destra c’è un altare con dipinti che ritraggono dei guardiani dal fiero aspetto, mentre sul lato sinistro si trova un altro altare utilizzato per i servizi funebri. I fedeli che entrano nel tempio si inchinano tre volte, toccando la fronte a terra: una volta per il Buddha, una volta per il Dharma (l’insegnamento) e una volta per il Sangha (i monaci), 20 dei quali prestano servizio in questo tempio. Esternamente, le candele, simbolo del Buddha che dissipa le tenebre e l’ignoranza, e bastoncini di incenso completano l’atmosfera sacra.

Dietro al santuario principale sorge la moderna Amitabha Buddha Hall, utilizzata per i funerali. Qui, dieci statue fungono da giudici, chiamati a decidere, 49 giorni dopo la morte di una persona, se questa merita il paradiso o l’inferno. Il campanile ospita strumenti rituali vari: un tamburo per richiamare gli animali legati alla terra, un gong di legno a forma di pesce per evocare gli esseri acquatici, un gong di metallo a forma di nuvola per invocare gli uccelli e una grande campana di bronzo per evocare creature sotterranee. La campana viene suonata ogni giorno in due occasioni: la mattina alle 4 per 28 volte quando la giornata dei monaci inizia e successivamente viene di nuovo suonata per 33 volte alle ore 18. Un momento suggestivo che vi consiglio di vedere, anzi sentire.

All’interno del complesso è presente anche un piccolo museo buddista con dipinti e manufatti, una sala da tè e un centro informazioni per gli stranieri, gestito da guide che parlano inglese. La pagoda Jinsinsari conserva un frammento delle reliquie di Sakyamuni Buddha donato dal maestro zen Dharmapala dallo Sri Lanka nel 1913.

Festival delle lanterne di loto (Yeondeunghoe)

Il Festival delle Lanterne di Loto celebra il compleanno del Buddha ed è la più significativa festività buddista in tutta la Corea. Si festeggia ogni anno l’ottavo giorno del quarto mese lunare, dunque tra fine aprile e inizio maggio, ma il festival vero e proprio è preceduto da diverse settimane durante le quali alcuni punti della città vengono adornati con lanterne a forma di loto. La festa prende il via ufficialmente con l’illuminazione del Jangeumdang, una grande lanterna che simboleggia il buddismo e il compleanno del Buddha, presso Seoul Plaza. Da qui, una vasta gamma di programmi e attività buddiste dà vita all’atmosfera festosa, culminando in un maestoso corteo di lanterne che attraversa il cuore di Seoul e si conclude proprio davanti al tempio Jogyesa.

Al termine della sfilata, i partecipanti si riuniscono per concludere la celebrazione, partecipando a danze gioiose guidate da animatori entusiasti. Tante bancarelle offrono l’opportunità di creare il proprio rosario buddista o di fabbricare una lanterna personalizzata. Alcuni banchi espongono la ricca cultura buddista di nazioni asiatiche vicine, come la Mongolia, la Thailandia, l’India e molte altre. Le attività includono anche la possibilità di indossare l’hambok, l’abito tradizionale coreano, o di assistere a una cerimonia nuziale tradizionale.

Quando è il festival delle lanterne di loto (Yeondeunghoe) nel 2024?

Se state cercando di far combaciare il vostro viaggio in Corea con questo meraviglioso festival, nel 2024 il Festival delle lanterne di loto (Yeondeunghoe) si festeggerà il 15 maggio.